Jazz in una stanza Nuvole di vapore avvolgono le luci fioche sui tavoli. E' nebbia leggera che offusca la vista, come una pioggia di minuscole gocce dorate che scendono e risalgono creando un velo traslucido. Dietro, i volti appannati di chi si guarda perso negli occhi dell'altro, di chi non si guarda perso in se stesso, di chi cerca degli occhi da guardare, di chi ha chiuso gli occhi stanco di aspettare. O semplicemente stanco. Un pianoforte pacato muove i tasti e una melodia ritorta accompagna il lento danzare di coppie al centro della sala. il fumo di una sigaretta si arrampica attorcigliandosi al raggio di luce che illumina sfiorandolo, un tavolo. Svogliatamente lei passa tra i tavoli, raccoglie bicchieri vuoti, portandone di pieni. La vedi, la noti. Ti vede, ti nota. Tutto si ferma nell'immagine di una cartolina di un tempo passato. Bloccata lì. Poi, la musica è lontana e voi, mano nell...
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CIAO BUS Ci sono mille luci questa notte nel bosco. E poi c'è la luce della penna con la quale scrivo. Ci sono mille luci questa notte nel bosco e c'è la fiamma di questa candela. Piccolo essere color caramello. Eri davvero piccolo, con quelle orecchie enormi mezze penzolanti e il musone. Sei arrivato a riempire il cuore un po' confuso di un ragazzo diciassettenne. E quello di tutti noi. Sei nato tra le luci del Naviglio, in quello spazio stravagante condiviso di sogni, avventura e anche un po' di illegalità (anche un po' di più di un po'), ma che portava in chi (pochi) ci credeva una speranza di cambiamento. Quanto eri piccolo mentre attraversavi quella piazza trotterellando di fianco al tuo papà, che veneravi, quando io venivo a prendervi restando lontana e un po' nascosta, ansiosa di accogliervi e di sapervi, almeno per quella notte, al sicuro. Fobos è stato il tuo primo nome e forse per quello eri impaurito da tutto se ti allontanavi dal tuo papà. O ...
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Samhain Questa è la notte in cui festeggiamo Questa è la notte in cui cantiamo Questa è la notte di danze volanti Prima di ritirarsi tra le radici avvolgenti Questa è la notte di fiamme accese delle nostre candele, perché tutte le anime possano vedere Questa è la notte del velo sottile Dove i mondi si incontrano in un palpito leggero e In un tocco gentile Luce e ombra per un attimo insieme In un unico respiro Nella notte di Samhain
Impressioni di: Agosto
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Temporale d'agosto, odore di tuono Temporale d'agosto, urlo scatenante la furia del vento. Temporale d'agosto, acqua che scroscia passando inesorabilmente su ogni cosa. Temporale d'agosto, tuono potente e tremante. Pioggia d'agosto, quasi silenziosa. Picchietta sui davanzali. Pioggia d'agosto, odore di terra bagnata. Pioggia d'agosto, abbondante e leggera, intona una musica nuova. Pioggia d'agosto, il tuona romba attutito in lontananza. Pioggia d'agosto, scintilla nel cielo un fulmine delicato. Pioggia d'agosto. E già vedi la strada nella città novembrina, i tram, le luci delle vetrine, ragazzi con i libri, rientrano a casa. Pioggia d'agosto, la nostalgia di un autunno ancora lontano e di un'estate finita.
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Solo la musica Nuvole di nebbia, si allontanano nel bosco, lasciando ciuffi sfilacciati appoggiati ai rami di alberi stanchi. Foglie tremolanti ondeggiano nel freddo di quell’attimo che non è più notte ma ancora non è mattino, un soffio le deposita a terra. Pallida luce fende la nebbia Con un taglio preciso, netto. Una parte di qua Una parte di là. Volano le note, leggere come le rondini più alte nel cielo. Volano trasportate dai fili d’argento Delle fate. Volano e vanno a riprendere chi, dentro la nebbia, si è perso, scomparso nel buio. Fuggito laggiù, nascondendosi al dolore. Volano le note e Dolcemente La nebbia svanisce
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Prima di Pasqua Non voglio luci questa notte, non voglio candele accese. Mi fermo a guadare questa luna non più piena e un po' offuscata da delle nubi quasi trasparenti. Ha un cerchio dorato intorno. Non ci sono stelle nel cielo. e' sola. Un po' come tutti noi. Oggi (e domani) siamo soli. e' una solitudine strana, pregante, palpabile, quasi solida. Non un soffio, non un respiro. E' lì e attende. Non importa in cosa crediamo, qualunque cosa sia oggi (e domani), siamo soli. Soli con le nostre responsabiità. Soli con la libertà di scegliere. Sempre. Di nuovo notte. ora non c'è nemmeno la luna, ancora non si vede in questo pezzo di cielo, deve ancora arrivare. solo il vento. un vento cupo. non è nemmeno triste, ma vuoto senza speranza. lo ascolto soffiare, lo guardo muovere le cime degli alberi. E' un vento buio. Non c'è più luce, prosciugata e risucchiata, nascosta e imprigionata. Ho visto le dee, tutte, lì oltre il velo del buio, oltre la lastra di q...
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Leggero come un soffio di vento lo sguardo si posa sulle nubi dorate. Non parlano, non chiedono, non dicono Sono. Silenziose e presenti attendono. E' un attimo veloce il flauto in lontananza manda le sue note, come riccioli di fumo che sbuffano da una locomotiva a vapore, e corrono verso il cielo. Il piede segna il tempo, il ritmo prende il sopravvento. E all'improvviso tutto è più semplice.
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E se fosse qualcosa di più che lucine, regali, canzoni, cibo, presepi e albero? L’Albero pieno di luci la guardava fisso. O forse era lei che guardava fisso l’albero. C’era qualcosa che le sfuggiva. Bello. Bellissimo questo periodo pieno di luci feste regali e canzoni; presepi e natività, per chi ci credeva, ma anche per chi non ci credeva. Hannukah. Un altro mondo, un’altra festa, con significati diversi, ma anche qui luci e fiamme delle candele. Lei e l’albero continuavano a fissarsi mentre si ripassava lo smalto sulle unghie, anche questo doveva brillare, risplendere. Anche le unghie raccoglievano la luce. Intanto si chiedeva: perché? Perché e cosa rendeva questo momento, questa festa, più speciale di altre? C’era qualcosa che le sfuggiva. La stanza era buia se non per le luci dell’albero, ferme immobili nel buio e silenzio totali. Piccoli puntini multicolore luccicanti. Una candela accesa rifletteva la sua fiamma sulle palline degli addobbi aprendo la via a m...
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Anna appoggiò le mani al quaderno ed ascoltò. Ascoltò il profumo del bosco che usciva come un nastro ondeggiante dalle pagine color caramello. Ascoltò le gocce di pioggia che battevao ritmicamente sulle foglie delle cime più alte degli alberi. Ascoltò i rivoli d'acqua che scorrevano tra i sassi del sentiero. E attese. Quel quaderno, dalla copertina verde, racchiudeva i sogni già fatti e quelli ancora da sognare. Così, ogni sera, prima di andare a dormire, appoggiava le mani sul quel quaderno per qualche istante. Aspettando un nuovo sogno... Segue... Anna put her hands on the notebook and started to listen. She smelled the fragrance of the forest coming from the caramel coloured pages. She listened to the raindrops rhythmically tapping on the leaves of the highest trees. She listend to the water rivulets flowing through the stones on the trail. And she waited. That notebook, with its green cover, kept her dreams, the dreams she had already dreamt and the ones to be com...
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Unghia di Luna Soffio di vento Profumo di menta Stella d'argento. Nella notte della Luna che cresce resta in ascolto dell'immensità del silenzio. Non una Fata verrà, ma la Dea stessa la sua mano ti tenderà. A Moon claw and a breath of wind Some mint scent and a silver star. In the night of the waxing moon listen to the vastness of the silence, no Fairy will come, but the Goddess herself will reach her hand down to you
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Impressioni di... Novembre Profumo di freddo nel cielo limpido Azzurro leggero, appena acccennato ti aspetteresti che si trasformasse in bianco Sorriso di nubi inondate di sole, laggiù in fondo dove le case chiudono il cielo un fumo bianco sale dai comignoli, aggiungendo un movimento leggero all'immagine. La magia della fiaba inizia qui
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Buon Samahin Che tu sia Strega o non lo sia E ti fermi a pensare Che tu sia dentro la luna oppure no Che la guardi da fuori chiedendole di ascoltarti Che tu abbia le stelle tra le mani oppure le vedi nel cielo E ti fermi a guardare la loro luce lontana Il momento del raccoglimento è iniziato Le porte si sono aperte e il velo si è squarciato Il di là e il di qua sono uniti Fanne tesoro e in silenzio raccogli la luce Noi ne siamo custodi in silenzio La portiamo dentro di noi, proteggendola e donandola, Rispettandola e venerandola Mai tradendola E Amandola
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Tratto da: Storie di un Cantastorie - Altre Storie 1 Luglio 2021 Ci sono un sacco di rondini nel cielo. Stanno volando proprio qui sopra la mia testa. Mi piace pensare che siano un segno, un saluto, perché stanno per volare in alto, sempre più in alto e poi, uno dei prossimi giorni, andranno ancora più in alto e lontano, fino a non esserci più. Però, per ora sono qui. Stanno provando e testando le ali, rafforzandole in vista di un viaggio molto lungo ed impegnativo. Si chiamano e richiamano con quel suono tipico e stridulo che, a modo suo è una musica. Una strana sinfonia accompagnata, a volte, dal cinguettare di qualche altro uccello nascosto nel verde degli alberi sottostanti. Le rondini più piccole muovono le ali in vibrazioni velocissime, cercando di tenere il passo e seguendo quelle più grandi che si muovono con disinvoltura, sfruttando correnti d’aria a noi sconosciute, guidando così lo stormo nell’azzurro sconfinato di questo cielo interrotto solo...
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Sabato Santo Sabato 3 Aprile 2021 – Notte, Ore 1.28 – Sabato Santo – sabato prima di Pasqua La notte è fresca, la luna, che per metà c’è, non si è ancora alzata. O si è alzata da qualche altra parte, ma qui ancora non si vede. Oggi è il giorno senza Gesù. Da ieri pomeriggio non c’è. Non importa ciò in cui crediamo, il punto è che di fatto non c’è. È il momento in cui ci lascia soli, per darci la possibilità di credere, di avere fede nel suo ritorno domenica. La domenica di Pasqua. Pasqua è un atto di fede nella libertà più assoluta: “Me ne vado, mi ritiro. Sarà la tua fede che consentirà il mio ritorno”. Pasqua. Pasqua cristiana, Pasqua ebraica. Diverse nei modi e nei tempi, ma uguali nella sostanza. Alla fine viene chiesta la stessa cosa: un atto di fede che possa consentire il cambiamento. Mai come ora ne abbiamo bisogno. Il nostro atto di fede contribuirà a far sì che le cose cambieranno e tutto si risolverà, cambiando, ma si risolverà. Il vento leggero ch...
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27 Marzo 2021 C’è ancora silenzio. Il cielo profuma di umido e di campagna. In questo spazio fuori dal tempo per il quale sono infinitamente grata, ascolto uccelli cantare smodatamente. In lontananza abbaiare di cani. Qualche cornacchia gli fa eco. Suonano delle campane. Le nuvole scorrono, coperta soffice sotto la quale si nasconde il cielo, si chiede se uscire e risplendere o aspettare… E’ un attimo di attesa. A breve mi aspetto di vedere le rondini.
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QUANDO Quando il soffio del vento ti accarezzerà il viso Quando gli spruzzi dell’onda ti bagneranno le labbra Quando allungherai la mano a sfiorare quella di chi da tempo non vedi; Quando alzerai gli occhi e vedrai altri seduti accanto a te; Quando, camminando incontrerai lo sguardo di mille persone; Quando le ali di un aereo ti porteranno di nuovo a nuotare tra le nubi; Quando anche l’ultima mascherina si trasformerà in un volo di farfalla, Ricordo lontano, perso in un raggio di sole, Fiocco di neve disciolto nel fumo di un comignolo. Allora fermati e non dimenticare. Non dimenticare la paura che ci ha resi tutti un po’ più uguali, Non dimenticare la sofferenza, Non dimenticare i canti che ci hanno unito, Non dimenticare le lacrime che goccia a goccia scendevano, Non dimenticare l’incertezza. Allora alza gli occhi al cielo; e poi Abbassali e dona un sorriso a chi incontri Quel sorriso che ci è mancato così a lungo Dona una carezza a chi ti sta ...
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IMPRESSIONI DI… 2 maggio 2020 Ci sono le fate questa sera nell'aria. Rimbalzano da un punto all'altro del cielo a ricordarci la notte di Beltane passata un po’ in sordina E appena sfuggita. Giocano ridendo mentre svolazzano tutt'intorno avvolgendoti con il loro filo invisibile, come lo zucchero filato attorno al bastoncino… Intrecciano le nuvole in nastri di seta arcobaleno. Passano davanti alla luna velata e crescente. Tessono spirali di luci multicolore, appese nel cielo E su di esse si dondolano ridendo. Ridendo… ridendo… ridendo… Una risata di mille campanelli d’argento e di acqua scrosciante. Volano su altalene di fiori, scompigliando i capelli, i cuori e gli umori di chi passa loro vicino. Ridendo ci chiamano a giocare con loro.