Prima di Pasqua

Non voglio luci questa notte, non voglio candele accese.

Mi fermo a guadare questa luna non più piena

e un po' offuscata da delle nubi quasi trasparenti. Ha un cerchio dorato intorno.

Non ci sono stelle nel cielo. e' sola.

Un po' come tutti noi. 

Oggi (e domani) siamo soli. 

e' una solitudine strana, pregante, palpabile, quasi solida. 

Non un soffio, non un respiro.

E' lì e attende.

Non importa in cosa crediamo, qualunque cosa sia oggi (e domani), siamo soli.

Soli con le nostre responsabiità. Soli con la libertà di scegliere. Sempre.


Di nuovo notte. ora non c'è nemmeno la luna, ancora non si vede in questo pezzo di cielo, deve ancora arrivare.

solo il vento. un vento cupo. 

non è nemmeno triste, ma vuoto senza speranza.

lo ascolto soffiare, lo guardo muovere le cime degli alberi. E' un vento buio. Non c'è più luce, prosciugata e risucchiata, nascosta e imprigionata.

Ho visto le dee, tutte, lì oltre il velo del buio, oltre la lastra di questo cielo che sembra di pietra inscalfibile. Aspettano. Un nostro cenno, un nostro gesto. 

Perché la luce tornerà, saremo capaci di chiamala nelle mani ancora.

In fondo, comunque la vogliamo chiamare è sempre questione di Fede.


Commenti

Post popolari in questo blog

Impressioni di: Agosto