IMPRESSIONI DI…
Gennaio
Benvenuto Gennaio.
Città
rallentata.
La vita è ripresa
nelle sue normali e quotidiane vicissitudini, ma tutto è un po’ offuscato.
Annebbiato.
Le corse
sono passate, le giornate di festa finite. Le pause tra una festa e l’altra sono
solo piccoli momenti che si frappongono tra una baldoria e l’altra, da
ricordare; un po’ estranei, come carte di un mazzo spaiate.
Ora tutto
riprende nel proprio ritmo abituale, ma l’ingranaggio fatica a muoversi
scorrevolmente, come se mancasse la necessaria lubrificazione allo svolgersi
dinamico e usuale della città.
Al mercato i
venditori proclamano la bellezza della merce, ma la loro voce è un eco ovattato
proveniente da un’altra epoca. I clienti si aggirano tra i banchi acquistando
per risonanza e riponendo nelle borse della convinzione a metà.
La furia,
l’entusiasmo, l’euforia sono passati, lasciando un riverbero che illumina da
lontano e non scalda.
Tempo di
riflessione, di rientro pacato in se stessi.
Luna grande,
luna piena, luna alta, luna vicina, luna lontana. Luna che porti i nostri
sogni, custodiscili e falli germogliare come il seme sepolto nel terreno sotto
la neve, che a primavera spunterà.
Commenti