CIAO UOMO DELLA NOTTE

“Sono l’uomo della notte”. Hai detto.
Sei molto di più.
Sei l’uomo dei sogni.
Sei l’uomo del vento e l’uomo dell’onda.
Sei l’uomo che racconta le storie del fiume
Sei l’uomo che ha viaggiato sul raggio della luna.
Sei le viscere della terra in cui mi sono tuffata per rinascere
Sei l’uomo che ha guardato la mia sfera di cristallo e, senza toccarla con le mani,
l’ha fatta scivolare via.
Sei il viaggiatore dei boschi
Il pirata delle stelle.
Oggi sorrido sotto al mio albero.
Alzo gli occhi e mi riempio del verde delle foglie,
Alzo gli occhi e ti sento tra il verde delle foglie,
folletto curioso e un po’ dissacrante.
Oggi sei entrato nel mondo incantato dove ti ho riconosciuto
Con il brillio delle fate, la musica e la chitarra.
Grazie per i doni che mi hai dato.
Ti racconterò ancora le mie storie,
quelle senza senso,
quelle che non hanno una fine e quelle dove tu cambierai la fine,
rendendole un gioco di parole.
Ciao uomo della notte,
quel “qualcosa di speciale” (lo hai chiamato tu così),
è ancora qui, o lì, tra le foglie e il profumo del vento,
cercalo e riportamelo nei sogni.

Buon viaggio uomo della notte, so che ci rincontreremo

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