VORREI PORTARTI CON ME

Vorrei portarti con me.
Vorrei portarti con me,
in questo mondo che è diventato anche mio.
Vorrei portarti con me,
lì dove la polvere e il fango sono come il cemento
che salda i mattoni che costruiscono le fondamenta.
Vorrei portarti con me,
in questo strano mondo dove non esiste la delicatezza,
ma dove l’urlo ad un amico ha la delicatezza delle ali di una farfalla.
Vorrei portarti con me,
in questo mondo dove nessuno si sognerebbe mai di addolcire
il linguaggio, perché è presente una donna,
ma dove ogni parola detta, ogni sguardo, ogni pensiero,
hanno la dolcezza della sincerità e della schiettezza.
Vorrei potarti con me,
in questo mondo fatto di bambini cresciuti insieme, diventati ormai grandi,
ma che la stessa voglia di quando erano bambini li porta a continuare a tornare,
ad incontrarsi e scendere insieme nell’erba, nella polvere, a cadere, a rotolare nel fango e a rialzarsi,
e insieme correre fino alla fine del campo.
Alla fine di quel campo dove arrivi solo con la corsa di tutti,
e sai che sono tutti lì.
Sempre.
Vorrei portarti con me,
in questo mondo dove chi arriva già adulto, prima o poi trova un legame che lo riporta bambino.
Vorrei portarti con me
qui, dove l’emozione e le urla durante il gioco svaniscono in un bicchiere di birra e negli occhi di un bambino.
Vorrei portarti con me,
tu che timidamente entri nel mio sogno
e ascolti la mia storia.
Vorrei portarti con me e raccontare questo mondo a te,
che con dolcezza e delicatezza accarezzi il mio pensiero
e prendi le mie mani per tenerle strette al buio
Vorrei portarti con me,
Perché tu possa capire quando dico:
In questo mondo ci sono capitata per caso, ma ci sono rimasta per scelta.


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